Come scrisse il Canonico Giovanni Spano, la Grotta della Vipera è "un luogo degno di essere custodito con cancelli dorati".

La 2^F  del Liceo Classico Europeo, accompagnata dalle docenti Francesca Didu e Cristina Pittau, ha varcato quel cancello che custodisce non solo le spoglie di Atilia Pomptilla e Cassio Filippo, ma la loro struggente storia d'amore incisa nelle numerose iscrizioni in versi elegiaci latini e greci sulle pareti di un elegante  tempietto funebre del I secolo d.C. di cui resta ormai solo il frontone con un'epigrafe dedicata dal marito alla memoria della moglie e con, a corredo, un elemento decorativo che raffigura due biscioni fronteggiantisi, interpretati come simbolo della fedeltà coniugale. Una impropria espressione popolare consacrata dalla tradizione ha dato il nome al monumento: Grotta della vipera.

I ragazzi, dopo un ciclo di lezioni dedicate alla lettura e traduzione delle più significative tra le iscrizioni in versi, hanno potuto ammirare dal vivo questo straordinario lascito dell'antichità classica unitamente alla visita alla "Villa di Tigellio", ulteriore esempio della bellezza della Karales romana.