Scuola secondaria di I grado

In un tempo incerto, dove le nuvole si sono rivelate un parasole fantastico, gli allievi delle classi 1^C e 1^E della secondaria di I grado, accompagnati dai docenti M. Cristina Ledda, Assunta Porcedda, Gabriella Secci, e dalle educatrici Stefania Putzolu e Claudia Anedda, il giorno 26 aprile hanno visitato la Sella del Diavolo nel promontorio di Sant’Elia. La sua particolare conformazione geomorfologica ha reso il promontorio un simbolo della città di Cagliari e, soprattutto della spiaggia del Poetto.

Dopo l’accoglienza a Calamosca delle due guide, gli studenti hanno intrapreso il percorso naturalistico - archeologico che li ha condotti fino alla parte alta della Sella. Lungo il sentiero si sono potute osservare le testimonianze archeologiche del Neolitico, dell’epoca Romana e Punica (la cisterna romana e il sistema di raccolta delle acque), del periodo medioevale (il monastero e la chiesa benedettina di S. Elia) fino alla seconda guerra mondiale con le postazioni anti-aeree a difesa di Cagliari.

Non meno interessante la vegetazione della macchia mediterranea (olivastri, carrubi, ginepri, lentischi, pini d’Aleppo, lecci, euphorbia dendroides, timo, sparto, ecc.) con i suoi peculiari endemismi (narciso canalicolato e la palma nana di San Pietro) tanto da farla tutelare da normative di salvaguardia; specie che fin dall’antichità sono state usate anche per le nostre pietanze e a livello curativo.

Tra una spiegazione e l’altra, la nostra attenzione è stata “distolta” dal panorama impressionante ed eccezionale del mare cristallino della spiaggia di Cala Fighera,  della spiaggia del Poetto e di una parte del Golfo degli Angeli la cui denominazione prende origine da una leggenda  di derivazione biblica, secondo la quale i demoni, capeggiati da Lucifero, rimasero impressionati dalla bellezza del golfo di Cagliari e tentarono di impadronirsene, in questo contrastati da Dio che mandò le sue milizie al comando dell'arcangelo Michele per cacciare Lucifero. Una versione della leggenda vuole che durante la battaglia, combattuta nei cieli sovrastanti il golfo, Lucifero fu disarcionato dal cavallo e perse la sua sella che si posò sulle acque del golfo e, pietrificandosi, diede origine al promontorio; l’altra racconta che il demone, durante la battaglia, cadde sul promontorio dandogli l'attuale forma.

Una mattinata davvero emozionante e arricchente in cui i nostri ragazzi hanno scoperto e apprezzato la natura e la storia della Sella del Diavolo toccandola con “mano”.

Articolo scritto da Assunta Porcedda e Gabriella Secci