Scuola secondaria di I grado

“Il sole, con tutti quei pianeti che gli girano attorno e da lui dipendono, può ancora far maturare una manciata di grappoli d’uva come se non avesse nient’altro da fare nell’Universo".  Con queste semplici parole nel XVI secolo il grande studioso Galileo Galilei descriveva il sole, l’astro più grande del nostro sistema solare dispensatore di energia e di vita.

Per moltissimo tempo, l’uomo ha pensato che l’Universo coincidesse con la sola Terra e con ciò che si poteva vedere a occhio nudo, le stelle delle costellazioni e i diversi pianeti. Una visione limitata dell’immensità dello spazio infinito, di grandezza incommensurabile come la successione infinita dei numeri. “La matematica è l’alfabeto con cui Dio ha scritto l’Universo”, ancora parole rubate a Galileo, ancora pensieri che ci fanno contemplare la perfezione del cosmo e che ci portano anche a riflettere e a domandarci, a fronte degli ultimi studi, come si evolverà il nostro Universo. Il punto da cui tutto ebbe inizio!

Queste tematiche e molte altre sono state affrontate durante il suggestivo percorso formativo che hanno intrapreso la mattina di martedì 6 febbraio gli alunni della 3^C della scuola secondaria di primo grado in visita al Planetario de L'Unione Sarda. Un viaggio meraviglioso nello spazio e nel tempo, iniziato sotto la cupola avvolgente dell’aula Planetario, durante il quale i ragazzi, guidati dall’astrofisico Manuel Floris, hanno potuto ricordare argomentazioni scientifiche inerenti le relazioni Sole -Terra. Hanno affrontato temi attuali e importanti come l’influenza dell’inquinamento sui cambiamenti climatici, la salvaguardia delle risorse del nostro pianeta, la tutela dell’ecosistema perseguibile solo grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili e al buon senso dell’uomo, nonostante sia sempre più minata dall’uso di energia prodotta dai combustibili fossili.

Una mattinata di studio fuori sede, le cui finalità didattiche sono state potenziate dal laboratorio allestito nella grandissima aula Universo, dove sotto lo sguardo nebuloso di due galassie proiettate alle pareti, i ragazzi hanno costruito un modellino di carta della meridiana e verificato nel piazzale antistante l’ora: erano le 12,00 in punto!

Il viaggio si è concluso con l’osservazione al telescopio della stella madre, la stella danzante più vicina alla terra: il sole, che ha rivelato, ai più attenti, gli impercettibili fenomeni che caratterizzano la sua superficie: le eruzioni cromosferiche o la presenza di piccole macchie scure.

Un’esperienza costruttiva, una lezione diversa, un confronto più diretto con le tematiche astronomiche e ambientali, che ha coinvolto i nostri ragazzi e che ci auguriamo possa ispirare in loro la curiosità, l’interesse e l'attenzione alle nuovissime scoperte proposte dal mondo della scienza.

Articolo scritto da Monica Marrocu