Scuola secondaria di I grado

“Radio Clandestina” è un monologo teatrale di Ascanio Celestini, attore, regista, scrittore e drammaturgo italiano a cui hanno assistito, presso il teatro Massimo di Cagliari, gli alunni della 3^D della scuola secondaria di I grado domenica 3 febbraio 2019.

 Il teatro di qualità può essere di grande utilità formativa, perché è un linguaggio interdisciplinare in grado di contenere dentro di sé la scrittura, il gesto, il movimento, il suono e l'immagine, elementi che concorrono a dare un senso ed un significato alla vita di un individuo e di una comunità anche scolastica.

 L’attore ha composto il monologo ispirandosi al libro di Alessandro Portelli, "L'ordine è già stato eseguito", in cui l'autore ricostruisce l'eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944, una delle pagine più drammatiche della Resistenza italiana nel contesto della Seconda Guerra Mondiale.

Il giorno prima, in via Rasella a Roma, ci fu un attentato messo a punto da dodici partigiani, che collocarono l’ordigno in un carrettino che trasportava rifiuti. L’operazione militare fu compiuta contro il III Battaglione tedesco Polizeiregiment “Bozen” e provocò la morte di 33 militari tedeschi e di un ragazzo italiano.  L’attentato fu considerato a tutti gli effetti un “avvertimento” da parte della Resistenza nei confronti degli invasori tedeschi. La rappresaglia nazista scattò immediatamente: per ogni tedesco ucciso pagheranno con la vita dieci italiani scelti tra i detenuti politici e comuni di Regina Coeli e del carcere di via Tasso. Dal 1949 un sacrario costruito sul luogo dell’eccidio, meta di continui pellegrinaggi, ne custodisce la memoria.

 La scelta di coinvolgere i ragazzi nell’analisi di un evento così drammatico, attraverso una performance teatrale, ha una valenza particolare: infatti, il teatro non ha mai perso nel tempo, quella che è la sua funzione principale di porre all’attenzione del pubblico, i grandi temi che coinvolgono la società umana, parlare di argomenti talora anche molto difficili, proporre la riflessione sui mali oscuri che ci affliggono, al fine di indurci a riflettere e sviluppare il nostro senso critico.

 Proponendo, dunque, ai ragazzi questo tipo di attività formativa, i docenti e gli educatori del Convitto tentano di raggiungere lo scopo ultimo di far capire loro che esso è principalmente un mezzo per analizzare il mondo circostante, per riflettere sulla nostra società, per stimolare la riflessione su noi stessi, per rafforzare il dibattito delle idee e, come in questo caso, un modo per mantenere sempre viva la fiamma della memoria nelle nuove generazioni.

 Così i nostri giovani alunni sono stati catapultati dentro le vie, le case, i luoghi testimoni di una delle più dure pagine della nostra Storia, grazie al talento dell’attore che costringe anche i più distratti ad entrare nel clima tragico di quei giorni del '44. Una storia che riesce a toccare l’animo del pubblico, grazie alle testimonianze di chi ha vissuto quegli anni umiliati da una vicenda atroce e incomprensibile. Di quell'umanità, l'attore e scrittore riesce a lasciare, nel giovane pubblico presente, i sapori e gli odori di una Storia mai dimenticata.

 "L'alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore".

(Dichiarazione di Sergio Mattarella durante la visita al mausoleo delle Fosse Ardeatine il 31 gennaio 2015).

Articolo scritto da Bernardetta Usai