Scuola secondaria di I grado

Questo è il titolo del murale presente nel secondo piano della sede di via Pintus, murale realizzato dalla Prof.ssa Elisa Tinè, spinta dal desiderio di realizzare “qualcosa” di artistico e importante che rappresentasse lo spirito dei 400 anni di fondazione del Convitto Nazionale.

Il murale “Convitto: l'evolversi del sapere” vuole mettere in luce gli aspetti storici, culturali e caratteristici antichi e moderni della vita e della storia del Convitto, evidenziandone l'evoluzione e lo stare al passo con i tempi nel corso dei quattro secoli.

Tutto ciò ha richiesto uno studio particolareggiato, che ha portato alla realizzazione di un bozzetto e all'esecuzione dell'opera finale, a cui hanno partecipato anche alcuni allievi della scuola secondaria di primo grado.

Il 1 dicembre 2018 sotto lo sguardo di due alunni vestiti con la divisa dell'epoca, che sembrava uscissero dal murale stesso, si è aperta l'inaugurazione:

  • • Filippo, Marta, Giulia e Viola della 3^B, coordinati dalla Prof. ssa Marina Zonza, emozionati ma felici di esibirsi, hanno suonato un brano d'epoca;
  • • Federico e Stefano della 2^C hanno spiegato dettagliatamente il significato delle diverse figure rappresentate nel murale.

A sinistra è dipinta la facciata della sede storica di via Manno, originario Seminary Callaritano e a destra la sede moderna di via Pintus. In corrispondenza dei due prospetti sono rappresentati i convittori di un tempo con la classica divisa e quelli moderni con la divisa attuale utilizzata per le Convittiadi e per tutte le attività dell'istituto.

In alto, la pianta di Cagliari antica con la cattedrale di Casteddu e un volo di fenicotteri, volatili che caratterizzano la nostra città. Tra i due gruppi di Convittori, a rappresentare l'esistenza della Prestigiosa Biblioteca Storica (risalente al XVI secolo), sono illustrati degli antichi libri, di cui uno aperto dove sono riportati lo stemma dei “Gesuiti” e lo stemma attuale del Convitto.

In basso, a chiudere, la bandiera dei Quattro Mori, simbolo della nostra terra, disposta come fosse un panneggio, sulla quale sono adagiati degli strumenti musicali che contraddistinguono il medesimo corso presente nell'istituto.

A fare da cornice, una frase ispirata al pensiero di Seneca “Sii servo del sapere se vuoi essere veramente libero”; essa è scritta e tradotta in diverse lingue: latino, sardo, inglese, francese, greco e cinese, ciò per ricordare l'evoluzione del Convitto nel corso dei secoli e per evidenziare le lingue studiate all'interno dell'istituto. La presenza della lingua sarda inoltre è rimarcata in quanto in origine non era permesso, all'interno del Convitto, parlare in sardo, diversamente da oggi, in cui la lingua è addirittura studiata; ciò dimostra nuovamente come il Convitto stia al passo con i tempi e come sia sempre in continua evoluzione.

A chiudere l'inaugurazione un brano eseguito da Elena della 3^A con uno strumento appartenente alla tradizione sarda, le launeddas, e il classico taglio del nastro da parte del nostro rettore, dott. Paolo Rossetti.

Grazie Prof.ssa Elisa per l'abnegazione nel dipingere e nel dare significato a quest'opera che rimarrà sempre come testimonianza di un evento così importante quale sono i 400 anni di fondazione!!!!!

'Convitto: l'ev...
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