Scuola secondaria di I grado

Il giorno 24 ottobre 2018, le classi 2^A,2^B, 3^B,1^C, 1^E, 2^E della Scuola Sec. di I grado del Convitto hanno partecipato alla rappresentazione teatrale che si è svolta presso l'auditorium della sede di via Pintus.

Lo spettacolo, tenuto dalla compagnia Riverrum e organizzato dalla Prof.ssa M. Cristina Ledda, ha sviluppato il tema sull'abuso tecnologico e sui rischi comportamentali dei ragazzi di 11 - 14 anni.

Si sente sempre più spesso demonizzare l’utilizzo massivo che gli adolescenti fanno del cellulare, senza soffermarsi troppo sulle reali esigenze a ciò sottese. Questo loro comportamento non si configura come una “dipendenza” ma come un nuovo modo di pensare e comunicare. Spazio e tempo vengono vissuti in maniera diversa e le attese sono completamente azzerate. Le relazioni non hanno più un “luogo” preciso e possono essere vissute in qualsiasi momento del giorno e della notte. Ciò comporta inevitabilmente una scorporizzazione relazionale che li rende incapaci di gestire la solitudine e spesso la presenza reale.

Nella generazione digitale si avverte chiaramente un diverso modo di vivere o non vivere le emozioni. Il tentativo di un adolescente che sta ore davanti al pc o che inizia a bere o fumare è sempre quello di stare meglio, non peggio. E’ un modo di trovare “scorciatoie” relazionali, per crescere, un mezzo per attirare l’attenzione o per scaricare la rabbia. E’ una richiesta di aiuto nella gestione delle emozioni.

Generazione 2.0 è il risultato di un’indagine sul mondo dei ragazzi delle scuole secondarie di I grado, che si è posta come obbiettivo quello della costruzione di un puzzle emotivo-comportamentale nel quale i ragazzi stessi potessero riconoscersi.

Grazie agli incontri e alle interviste con gli alunni del “Convitto Nazionale” di Cagliari è stato possibile raccogliere le “tessere” del loro vissuto quotidiano, che hanno delineato la composizione dello spettacolo finale.

Estraniarsi dalle situazioni quotidiane per osservarle da un’altra prospettiva permette ai ragazzi non solo di sviluppare un senso critico ma li permette di oggettivare la loro realtà per una migliore comprensione di sé.

La partecipazione dei ragazzi è stata emotiva e entusiasmante; si sono pienamente identificati nella realtà che veniva portata in scena a tal punto che gli applausi sono stati interminabili a dimostrare che ciò che veniva rappresentato colpiva l'intimo di ciascuno e il loro vissuto.

Vista l'esperienza positiva dell'evento è prevista una replica per le altre classi.