Scuola secondaria di I grado

Un allestimento scenico 'minimal-chic' per un titolo tra i più attesi. Il Barbiere di Siviglia, immortale capolavoro di Gioachino Rossini, è andato in scena in questi giorni al teatro Lirico di Cagliari.

Il giorno 4 ottobre 2018, gli allievi della classe 1^D della sede di via Manno, accompagnati dai docenti di strumento musicale, Cabras, Lissia, Manca e Rachel, hanno potuto assistere alla recitazione dell’edizione ridotta, proposta per le scuole, dell`opera in occasione dell’anniversario per i 150 anni della scomparsa del compositore.

Le vicende storiche del Barbiere di Siviglia, rappresentato per la prima volta a Roma, al Teatro Argentina, il 20 febbraio 1816, possono considerarsi leggendarie. Sia il libretto che la musica furono stesi con estrema rapidità per mantenere fede all’impegno che il ventitreenne Rossini prese nell’autunno del 1815 con quel teatro.

Quando Rossini firmò il contratto non era stato scelto nemmeno il soggetto dell’opera: il poco tempo a disposizione fu forse una delle ragioni per cui fu scelta la commedia di Beaumarchais, un soggetto collaudato e amato dal pubblico. L’opera di Beaumarchais, infatti, era già stata messa in musica altre sei volte, ma nessuna versione aveva raggiunto la popolarità di quella di Giovanni Paisiello, creata nel 1782 per il Teatro di Corte di San Pietroburgo. Per non urtarne gli ammiratori, Rossini mandò in scena la sua opera con il titolo Almaviva o L’inutile precauzione.

Gli ingredienti sono quelli ben noti delle opere buffe italiane: Figaro, un barbiere che sa usare ugualmente bene chitarra e rasoio, filosofo e giullare; Bartolo, vecchio geloso che vuole impalmare la sua pupilla, la graziosa Rosina; un conte che ama la fanciulla e intende sottrarla alle grinfie del vecchio; un maestro di musica avido e specialista in calunnie... e intorno servi chiassosi e invadenti.

Un'opera splendida in cui tutte le emozioni vibrano dentro la musica e che i nostri ragazzi hanno apprezzato profondamente.