Convittori e Convittrici

C’è una data nell’agenda di ciascun convittore, che spicca fra tutte. Uno di quei giorni che si attendono con trepidazione e, una volta trascorsi, si ricordano per sempre, contribuendo a rendere ancora più speciale l’esperienza al Convitto.

E’ la cena di Natale!

Un evento tanto semplice nella sua definizione, quanto magico e sempre unico nella sua realizzazione! Per il lettore esterno che non ha vissuto la vita convittuale, non è semplice capire quanto questi eventi siano di profonda rilevanza nella vita scolastica di un adolescente che, lontano da casa, trova nel Convitto, non solo un porto sicuro nel quale rifugiarsi, ma anche e soprattutto una famiglia nel suo significato più intrinseco. E’ questo uno dei motivi fondamentali che, ogni anno, spinge il Rettore, coadiuvato da tutti gli educatori ed educatrici della Scala di Ferro e dal personale ATA, ad organizzare, nei minimi dettagli, una delle più belle feste del Convitto!

Come ogni anno, i giorni che precedono la cena, sono dedicati ai grandi preparativi: i neofiti del convitto si organizzano in gruppo per cercare e scegliere l’abito più adatto al grande evento e gli oramai veterani, si concentrano nell’organizzare scherzi e canti spiritosi da proporre durante la cena.

E poi arriva il tanto atteso 19 Dicembre in via Torino!

Ore 17.00: inizia la corsa ai preparativi. Al secondo piano, dove risiedono le convittrici, e’ tutto un risuonare di tacchi; chi corre a cambiare l’abito per l’ennesima volta, chi rivolge richieste disperate d’aiuto verso le educatrici, tutte lì presenti, pronte ad aiutarle col trucco o con una semplice parola di incoraggiamento. Dopo tanti anni, ancora non ci si abitua all’emozione suscitata dal vedere l’entusiasmo di queste piccole donne, tanto sicure di se’ durante la loro vita quotidiana, eppure ancora tanto bisognose di un segno di approvazione…su una gonna un po’ più corta o un trucco più luccicante del solito…vezzi femminili che si ripetono senza cedere al trascorrere del tempo! E tra i maschi? Ah beata gioventù maschile! Una camicia bianca, un ritocco al ciuffo ribelle e via! pronti al grande evento!

Ore 18.00: tutti di corsa al piano terra, in sala musica, a cercare il posto migliore per assistere allo spettacolo che, come ogni anno, precede la cena.

L'esibizione energica dei The Bolt Heads, lascia tutti entusiasti! La band formatasi in Convitto tra giovani dai 14 ai 16 anni, propone un repertorio classic e hard rock con Giaime Vivarelli alla chitarra elettrica, Nadia Cosseddu al basso, Nicola Madeddu alle tastiere, Sara Porcu alla voce e l'educatore Nicola Porceddu alla batteria. Per giorni, tra una lezione di latino ed una verifica di matematica, i nostri ragazzi si sono esercitati per garantire la riuscita della performance. Il risultato e’ tanto coinvolgente da ottenere i complimenti  del Rettore Paolo Rossetti, in prima fila, con il Consiglio d’Amministrazione,  per incoraggiare, come ogni anno, i suoi ragazzi!  L’esibizione si conclude tra calorosi e lunghi applausi per lasciare il posto all’esibizione di Nicola Madeddu, che diverte tutti intonando una spiritosa canzone accompagnandosi col pianoforte.

Mentre ci si complimenta per le esibizioni appena terminate e i ragazzi lasciano il palco, una performance inattesa incanta il pubblico presente: alcuni convittori e convittrici, nei loro abiti eleganti e acconciature di tendenza, improvvisano diversi passi dei più popolari balli tradizionali sardi, accompagnati alla fisarmonica da uno dei loro educatori. Il contrasto tra la modernità  dei loro look ed il sapore antico della loro performance, lascia tutti a bocca aperta! Un piccolo segno dell’immortalità delle nostre tradizioni, tramandate sapientemente a queste nuove generazioni che mostrano, con orgoglio, gli insegnamenti ricevuti!

Dopo questo suggestivo momento, nella sala adiacente, ci si appresta a consumare un piccolo aperitivo.

Ore 20.00: tutti pronti per la cena; ci si sposta nella sede storica di via Manno, dove l’antico presepe che domina sulle scale interne, accoglie i ragazzi per l’inizio dell’evento nella sala mensa. Tutti prendono posto e da questo momento, è un susseguirsi di canti, brindisi, foto e video, tra una pietanza ed un’altra, secondo un menù ricco e saporito.

Prima del dolce tradizionale natalizio, fanno il loro ingresso due dei nostri simpatici convittori, vestiti di tutto punto con il costume di Babbo Natale e con tanto di sacco ricco di doni, dedica speciale per tutti i ragazzi e le ragazze presenti. E allora: tutti in fila a ricevere gli auguri dal Rettore! I più piccoli imbarazzati ed un po’ impacciati nel ricevere questo affettuoso gesto ed i ragazzi più grandi che, nonostante la consuetudine del rito, continuano ad emozionarsi per quella stretta di mano che ha tutto il calore e sapore di ‘casa’!

Al termine della serata, arriva anche il tradizionale brindisi del Rettore per tutti i maturandi, che si accingono a trascorrere il loro ultimo anno in Convitto.

Ore 23.30: Un ultimo sussulto di condivisa allegria e poi si torna alla sede-residenza, dove pantofole e pigiami prendono il posto di tacchi e cravattini.

Le luci si spengono sul Convitto di via Torino.

Qualcuno cerca di vincere la stanchezza con le ultime battute di una giornata intensa e carica di emozioni...ma domani c’e’ scuola…tutti a letto! Anche se col sorriso dipinto sul viso ed i ricordi più divertenti ancora davanti agli occhi…