Il bullismo è una forma di oppressione in cui un minore subisce, per opera di un coetaneo prevaricatore, una condizione di intensa sofferenza, di svalutazione della propria identità e di angosciosa emarginazione dal gruppo. E’ un fenomeno che si sta diffondendo sempre più, tanto da costringere il nostro legislatore ad adottare provvedimenti specifici, anche in considerazione di nuove forme di comunicazione telematica (come i social network), che permettono di amplificare gli effetti di un bullismo ancora piu' cinico e crudele, perpetrato dietro lo scudo di una tastiera, in un mondo virtuale dove la possibilità di agire in anonimato, crea la (falsa) illusione che tutto è consentito e resta impunito.
La disciplina che tutela i giovani dai fenomeni del bullismo e cyberbullismo, fa riferimento a due provvedimenti giuridici emanati a partire dal 2015: la Legge 13 luglio 2015 n. 107 e la Legge 29 maggio 2017 n. 71, che contiene una nota specifica per la prevenzione ed il contrasto al cyberbullismo “in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche”.
Al fine di rendere concreta la prevenzione e l’intervento tempestivo della comunità scolastica, la L.71/2017 ha previsto l’inserimento presso ogni istituto scolastico di una figura di supporto, scelta tra il personale in organico, con compiti di promozione e coordinamento delle diverse e molteplici iniziative di prevenzione e contrasto. Tale figura può avvalersi della collaborazione di forze esterne, quali polizia e carabinieri, psicologi o esperti del settore.
Il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, da sempre, condanna ogni atto di violenza fisica e/o psicologica promuovendo il diritto degli alunni ad un sicuro e sereno ambiente di apprendimento e crescita, affinché diventino adulti consapevoli in grado di inserirsi positivamente e partecipare attivamente alla vita sociale. Seguendo questo principio cardine del nostro Istituto, nell’anno scolastico 2019/2020 è stata costituita la “Commissione Antibullismo e Cyber-bullismo” composta da docenti ed educatori di ogni ordine e grado che, sotto la guida della referente Maria Grazia Marroccu (educatrice presso il Liceo di via Pintus), ha seguito un percorso di formazione psicologico-giuridico ad opera di personale altamente specializzato ed avra’ il compito di prevenire e gestire le segnalazioni alla casella mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , da parte di alunni, docenti, famiglie e/o operatori scolastici ed intervenire nelle modalità più corrette, rendendo fattivo lo sforzo della comunità scolastica rivolto all’educazione degli alunni e ad un uso corretto e responsabile della tecnologia. Al contempo, al fine di amplificare e rendere piu’ efficace l’azione di prevenzione e contrasto verso questi pericolosi fenomeni, sono stati individuati, tra gli alunni delle classi prime e seconde dei Licei, figure di riferimento che, una volta formati adeguatamente da personale altamente specializzato, possano portare avanti interventi di peer education, con risultati piu’ immediati e funzionali allo scopo del progetto in essere.
I peer educator grazie ad una comunicazione paritaria, avranno la capacità e la possibilità di intervenire in modo più costruttivo, mettendo in atto interventi educativi rivolti alla responsabilizzazione degli altri alunni al fine di indurli a prendere coscienza del ruolo che ciascuno può assumere nella comunità scolastica (e non solo) per prevenire e dissuadere chiunque dall’adottare comportamenti vessatori che si concretizzino in bullismo,cyberbullismo o anche più lievi contrasti tra pari.