Sede di via Pintus

Noi aspettavamo per davvero questa giornata! Perché 400 anni vanno festeggiati tutti, in tanti modi importanti e tutti insieme: bambini, ragazzi, genitori, nonni, ospiti, insegnanti, educatori, amministrativi, tecnici, cuoche e collaboratori scolastici, tutti capitanati dal nostro Rettore!

Questa volta eravamo in via Pintus dove la mattinata è stata intensissima: è iniziata con un bel taglio del nastro, si è sviluppata con un importante convegno e mostra storico-fotografica, con musiche e tornei all’aperto e si è conclusa con una megatorta e candeline, come ogni compleanno che si rispetti!

Certamente il Convegno, organizzato illo tempore da un apposito comitato scientifico presieduto dal Rettore, è stato l’appuntamento più saliente e prestigioso della mattinata, condotto da esimi studiosi accademici che hanno lavorato principalmente sulle fonti scritte e materiali rinvenute nella sede storica del nostro Convitto, dando voce a una importante Storia. E potranno studiare ancora perché saranno i benvenuti alla Biblioteca di via Manno.

Ma procediamo gradatamente...

Di prima mattina si è inaugurato il bellissimo murale dal titolo “Convitto: l’evolversi del sapere”. Realizzato in una parete di circa 25 mq. con colori acrilici, la composizione raffigura le sedi, i saperi, le lingue insegnate, la musica, lo sport, i libri, gli stemmi, le bandiere del nostro Convitto; il tutto è stato presentato con orgoglio dagli stessi allievi, accompagnati dalle musiche dei loro compagni.

Al primo piano si è svolta la presentazione della mostra fotografica “Convitto Nazionale 1618-2018: Giovani da quattro secoli”. Ben 17 pannelli, spiegati dai “giovani” dei Licei per l’alternanza Scuola Lavoro; ospiti anche le ragazze dell’Istituto Pertini, che hanno esposto dei figurini moda per riproporre una divisa moderna coi richiami simbolici del passato. Sono stati tanti i liceali che hanno accolto le famiglie desiderose di conoscere l’Offerta Formativa per l’Open Day dei Licei e dei Convittori e Convittrici.

Dalle ore 10.00 i campi sportivi sono diventati un brulicare di ben 374 “giovani” della scuola secondaria di primo grado che, per il torneo dei 400, si sono sfidati a pallacanestro, pallavolo, calcio a 5, sotto l’occhio vigile di educatori e docenti, tra le urla incitanti dei parenti tifosi! Naturalmente non sono mancate medaglie e coppe per i vincitori alla fine della mattinata!

Ma è in Auditorium che il Rettore accoglie calorosamente autorità e ospiti tutti, affiancato da due `giovani` con la divisa del 1870, rivisitata e confezionata per l’occasione. Sono tante le personalità delle prime file, sia per la composizione stessa del nostro Consiglio di Amministrazione, sia per il piacere di ospitare chi ci ha sempre seguito negli anni, con interesse e impegno anche istituzionale.

La presentazione del Convitto si fa con un video che concerta magistralmente passato e presente, sedi e ambienti, scuole da 6 a 18 anni, semiconvitto e convitto, ma anche offerta formativa e rapporti con enti e territorio: bellissimo! Porta sempre lo stesso titolo del Convegno e della mostra: “Convitto Nazionale,1618-2018. Giovani da quattro secoli”, curato dalla Mangiodesign. Forse non ci sarebbe stato un modo più efficace per raccontarci!

Iniziano i saluti e gli auguri delle autorità, a partire dal Sindaco Massimo Zedda. Ogni ospite ci dedica alcuni minuti con parole di ringraziamento, di riferimento al passato, ma soprattutto di augurio per un futuro sempre più autorevole e innovativo. Così si susseguono sul palco il Vescovo Mons.Arrigo Miglio, poi Paola Mura, in rappresentanza dell’Area Metropolitana, Peppino Loddo, per conto del dottor Feliziani e dell’USR , l’Onorevole Cossa, in rappresentanza del Consiglio Regionale, il Colonnello Branca, per conto dell’Esercito, il Colonnello Manconi del Consiglio Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, infine il Vice questore Alfonso Polverino.

Ultimo, non certo per importanza, Dottor Piero Porru, già Rettore del Convitto per quasi vent’anni e attuale Commissario ad Acta. Con orgoglio racconta l’appartenenza al Convitto come Istituto di formazione, paragonabile ad una grande famiglia basata su rispetto e collaborazione tra chi occupa qualsiasi livello di posto; ciò ha permesso la crescita dell’Istituzione in termini di iscritti e di nuovi indirizzi di studio, con anche l’inserimento delle alunne e delle convittrici.

Si appresta quindi a coordinare la prima sessione del Convegno: interviene Prof Gianni Murgia, dell’Università degli studi di Cagliari, che presenta “La società sarda tra Cinque e Seicento”, per offrire lo scenario alla “Storia del Convitto dalle origini ai nostri giorni” presentata dalle professoresse M.G.Arru e L.Mura, sempre dell’Università di Cagliari. A seguire lo storico dell’Architettura prof.Franco Masala presenta “Architetture e luoghi del Convitto”, e chiude la sessione la prof.ssa Alessandra Pasolini che presenta “Paramenti, argenti e altri arredi ex gesuitici nel Convitto di Cagliari”.

La breve pausa è allietata dalla nostra studentessa tredicenne Elena che ci delizia col suono delle launeddas e a seguire un coro di “giovani” piccolini della scuola primaria che ci diletta con due canzoni in sardo: A Ninnora e Non potho reposare. Bravissimissimi!

Si riprendono quindi i lavori del Convegno, coordinati da prof. Murgia. Prende la parola Prof. G.Tore dell’Università di Cagliari, su “L’amministrazione del patrimonio e la gestione amministrativa del collegio” e a seguire prof. Stefano Pira su “Il Convitto Nazionale di Cagliari e le classi dirigenti in Sardegna”. Conclude prof. Michele Zedda con gli “Aspetti pedagogici e didattici del Convitto”.

Grazie a tutti i relatori per il meticoloso lavoro svolto e l’alto livello degli interventi: certamente seguirà una pubblicazione! E se lo dice Paolo Rossetti, certamente ci sarà! E’ di parola il nostro Rettore: infatti già dallo scorso anno scolastico, aveva espresso l’idea di festeggiamenti gioiosi e sostanziosi allo stesso tempo, in grado di coinvolgere tutti i settori e così è stato! Ha orchestrato garbatamente tutte le attività con lui programmate e prima del taglio torta, ha ringraziato gli ospiti e tutti gli alunni e i lavoratori del Convitto, per aver reso possibile, ognuno secondo la propria parte, dei festeggiamenti cosi speciali. E non abbiamo finito: il 12 gennaio ci sarà un altro evento celebrativo con la piantumazione di 4 alberi: uno per ogni 100 anni!

Grazie a tutti! Grazie Rettore! Ad altri fantastici quattro secoli!

Articolo scritto da Maria Cristina ledda, foto di Erica Cossu, pubblicazione Bernardetta Usai