Semiconvitto

Venerdì 21 febbraio, nel pomeriggio, l’Auditorium del Convitto Nazionale ha ospitato un incontro speciale sul carnevale cagliaritano, coinvolgendo le classi terze e quarte della scuola primaria, accompagnate dalle educatrici Paola Cocco, Roberta Floris, Erika Toler e Chiarella Todde, Cristina Scanu insieme agli anziani della casa di riposo Vittorio Emanuele II.

L’evento, parte del progetto "Cagliari con gli occhi della meraviglia", ha visto la partecipazione dell’esperto Omar Fiore dell’Associazione culturale "Giovanni Marghinotti" e di Gianfranco Carboni, scrittore e profondo conoscitore delle tradizioni locali, che ha donato alla scuola il suo libro "È morto Cancioffali".

Carnevali e maschere fra riti e tradizioni della Sardegna. Il Carnevale di Cagliari ha origini antiche e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu rilanciato dalla Società di Sant’Anna e dalla GIOC grazie a figure come Pinuccio Schirra e Tonino D’Angelo. Negli anni '70 e '80 si arricchì con carri allegorici, ma nel 2008 subì un’interruzione.

Nel 2017, l’associazione Sa Ratantira Casteddaia ha riportato in vita la tradizione, recuperando maschere e riti storici. Grazie alla passione e all’energia di Omar Fiore, che ha suonato il tamburo della ratantira animando la sala, bambini e anziani hanno battuto le mani al ritmo, creando un’atmosfera coinvolgente e carica di emozione. I piccoli studenti hanno scoperto le maschere tipiche – sa panettera, su gattu, sa fiuda, su mortu mortu, su scruzzoni, su druci e altre.

Gli anziani, con i loro brevi interventi, hanno dimostrato di essere veri conoscitori della tradizione, testimoni diretti dell’antico carnevale cagliaritano. Hanno inoltre donato alla scuola un pupazzo raffigurante "su piccioccheddu e crobu", simbolo della tradizione.

Un sentito ringraziamento va a Omar Fiore, Gianfranco Carboni per la preziosa collaborazione e Pina Martis, Anna Margagliotti, Roberta Floris, Cristina Scanu, Stefania Sanna e Federico Melis, il cui impegno ha reso possibile questo straordinario incontro tra generazioni, rafforzando il legame con la storia e le tradizioni della città.